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Benjamin Glen Harris – L’arte del non ricordo: Una stanza di parole

Benjamin Glen Harris – L’arte del non ricordo: Una stanza di parole Prima parte Racconto di Andreea Nedelcu Sette anni, trenta giorni e 43 minuti. Sette anni, trenta giorni e 43 minuti. Sette anni, trenta giorni e 43 minuti. Sono passati sette anni, trenta giorni e 43 minuti. Oggi è il 27 di un maggio … Continua a leggere

Minuti

Minuti Racconto di Marta Viazzoli 30 minuti Camminano per le strade mentre nel cielo si fa spazio la sera. Lui ha il cuore pesante. Lei ha il cuore leggero. Lui tiene le braccia incrociate sul petto, lei sembra che scivoli sui sampietrini. Non una parola trai due. 25 minuti I corridoi della metropolitana non sono … Continua a leggere

Il venditore di mondo

Il venditore di mondo Racconto di Mattia Maglione George era un padre di famiglia eccezionale. Adorava passare le ore ad istruire i suoi due figli, tra l’altro, non si limitava a fare da insegnante, ma faceva anche da cuoco e ciò che cucinava era un prelibatezza per tutta la sua famiglia. Un mattina si recò … Continua a leggere

A gambe incrociate

A gambe incrociate Racconto di Paola Nitido A gambe incrociate, con le orecchie appoggiate alla porta della cucina, io e mio fratello Giosuè ci ritroviamo anche stasera. Urla, pianti, lo schiocco di un bacio, il pugno di papà sul tavolo poi il silenzio, quello più mortificante che esista, e dopo i toni si abbassano, le … Continua a leggere

Miriam, goccia di mare

Miriam, goccia di mare Racconto di Marta Viazzoli Roma 5 Febbraio Mi chiamo Miriam. Ho vent’anni. Vivo a Roma da dieci anni ma il mio cuore è rimasto a Mogadiscio, la città dove sono nata. Mi chiamo Miriam.E il mio nome significa “goccia di mare” . A Mogadiscio c’è il mare, bad, ma c’è anche … Continua a leggere

Camminerò sopra al cielo

Camminerò sopra al cielo Capitolo III: “La conseguenza” Racconto di Antonio Francesco Martella Quel pomeriggio Giorgio decise di andare fuori nel cortile,dove appeso a una parete era fissato un canestro. Prese la palla,e da sotto il canestro continuava a fissarlo senza lanciare la palla. Luisa lo osservava dalla finestra,e invitò Paolo a fare lo stesso. … Continua a leggere

Che i miei capelli siano balsamo per le tue mani

Che i miei capelli siano balsamo per le tue mani Racconto di Marta Viazzoli Piove ed è ovunque bagnato, mentre ti aspetto perdo sempre la concezione del tempo. Mi riconosci da lontano per il modo in cui sono poggiata al muro. Ci guardiamo negli occhi e cistringiamo. Le labbra tremano. Torniamo verso casa fra occhiate … Continua a leggere

Camminerò sopra al cielo

  Camminerò sopra al cielo Capitolo II: “Il risveglio” Racconto di Antonio Francesco Martella Era passata ancora una settimana da quando Giorgio era stato portato in ospedale e quei giorni a casa senza il bambino provocarono molte notti d’insonnia ai genitori,che si alternavano ogni notte accanto a Giorgio per stargli vicino. Avevano preferito non rivelargli … Continua a leggere

Il Giocatore di Dadi

Il Giocatore di Dadi Racconto di Andreea Nedelcu e Lorenzo Martinoia *AVVISO AL LETTORE.* Caro lettore, nello scorrere questo breve racconto, ti sarà d’aiuto una piccola legenda sul significato dei numeri. Tienila ben presente. 1: Il numero uno è simbolo dell’indivisibilità, indica l’unità e la totalità. 2: Il numero due è simbolo della divisione, della … Continua a leggere

Was it worth it?

Was it worth it? Racconto di Lorenzo Martinoia -Cado. L’eco dei colpi risuona ancora nelle mie orecchie solo ovattato. Una gran confusione, persone che corrono, appannate. “No, no no, Cristo! Apri gli occhi, svegliati!” E’ troppo faticoso, amico mio, non posso. Immagini nella mia mente. Mia madre, che mi rincorre in giardino; Mio padre, che … Continua a leggere

Gelato al pistacchio

Gelato al pistacchio Racconto di Francesco Morelli Casca a terra con un rumore sordo e definitivo, il bastardo. Geme sotto i colpi degli anfibi. -Alzati! Daje arzati! stavi a fa ‘r gaggio, hai perso le parole? non hai capito, te devi arzá ,che sinnó  qua finisce peggio de così! Hai capito? Hai capito??? Lo stronzetto … Continua a leggere

Gone for Hours

Gone for Hours Fotografia e racconto di Lorenzo Martinoia Chiudo gli occhi e volo via. Al dolore iniziale si sostituisce la gioia, corridoio multiforme delle sensazioni. Il tappeto delle note musicali mi guida verso percorsi ignoti, ma sempre meravigliosi. E’ la mia anima, il mio cuore, le mie paure, i miei amori, le mie ansie, … Continua a leggere

Charles Wells e il venditore di Tempo

Charles Wells e il venditore di Tempo Racconto di Marta Viazzoli Mi chiamo Charles Wells, ho trentasei anni, sono infelicemente sposato e ho una figlia, la piccola Beth. Non che non voglia bene a mia moglie Anne, lei è splendida però… Mi chiamo Charles Wells, ho trentasei anni e lavoro in uno studio legale, non … Continua a leggere

Dottor H.

Dottor H. Racconto di Andreea Nedelcu Dottor H. era una vittima, un pensiero, una paura, era il nemico di se stesso. Dottor H. era un uomo di cinquantatre anni che non possedeva più nulla se non il peso di un terribile ricordo: un errore che gli costò anni di afflizione. ARRIVEDERCI – ADDIO T: Signore, … Continua a leggere

L’arte di (non) essere un ornitorinco

L’arte di (non) essere un ornitorinco Racconto di Giulia Certe mattine servono a dimostrare che Dio o chi per lui deve annoiarsi parecchio da solo, così tanto da voler mettere i peli intorno al Kiwi o da creare quel sublime binomio mignolino del piede/angolo del mobile più resistente di casa, o anche l’ornitorinco. L’ornitorinco, direte … Continua a leggere

Unfold me

Unfold me Racconto di Andreea Nedelcu L’attenzione è il sentiero conducente all’immortalità. Erano le sei di pomeriggio, e sì, mi sentivo immortale. Ho traslocato da dieci anni in un quartiere così taciturno di giorno che sembra di vivere nell’eterna notte, e sono dieci anni che devo disfare scatoloni.  Sono passati dieci anni da quando andavo … Continua a leggere

Una volta conoscevo due pazze…

Una volta conoscevo due pazze… Racconto di Iris  Una volta conoscevo due pazze, ma non pazze nel senso “oddio sono andata in disco senza dirlo ai miei, sono pazza!” Erano matte sul serio, vivevano in una comunità dove mio padre lavorava; non ho mai amato così tanto il suo lavoro. Poche volte sono riuscita a … Continua a leggere

idea.

 Idea. Racconti di Rachele Limongiello La barretta di Microsoft Word, di cui, tra l’altro, non era mai riuscita a scoprire il nome specifico, lampeggiava con urgenza sul bianco disarmante del foglio virtuale, trasmettendole fin troppo bene quell’idea di fretta e poco tempo disponibile che aveva già ben fissata in testa. Sette giorni per buttare giù … Continua a leggere

Mind Corridors

Mind Corridors Racconto & Foto di Lorenzo Martinoia “Salute a voi. Inizia il giro, prego, avvicinatevi. Alla vostra destra, la stanza n°1. Solo. Solo. Solo. Sempre solo. Sole. Luna. Giorno. Notte Lo specchio che mi dà compagnia. Non ti giudica sai? Puoi parlarci. Alla vostra sinistra, la stanza n°2. Qui componevo. Dipingevo. E la tela … Continua a leggere

Flusso di pensieri

Flusso di Pensieri Foto & Racconto di Giulia Testo ispirato a “Comete”, Le Strisce ( https://www.youtube.com/watch?v=M-zNrX3dOF8) “E’ tuo il disordine, che cazzo vuoi da me?” Le Strisce, Comete. Ogni tanto la mattina mi sveglio e ti penso, poi mi accorgo che non va bene, allora mi rimetto a dormire; mi risveglio e ti odio, molto meglio… … Continua a leggere

What I Feel

What I Feel Foto & Racconto di Lorenzo Martinoia Palco. Chitarra. Microfono. Poche persone al di sotto del palco. I soliti vecchi amici…e lei. Inizio. Eccomi qua, nel mio mondo. Tutto è magico, una dimensione parallela in cui qualunque cosa io voglia realizzare tramite il mio strumento diventa possibile. Ed eccola lì. Lei c’è sempre, … Continua a leggere

Uscire dal Buio

Uscire dal buio Racconto & Foto di Giulia Il suono dei suoi passi colmava il silenzio atipico di quella casa; aveva camminato così tante volte lungo quel corridoio nell’ultima mezz’ora, che temeva di aver lasciato incise le sue impronte nel pavimento. D’un tratto qualcosa fuori catturò la sua attenzione, aprì la porta e si trovò … Continua a leggere

Signorognigiorno

Signorognigiorno Racconto di Marta Viazzoli Ha appena piovuto e Clara cammina nella luce di un timido sole. I fari delle macchine che le sfrecciano accanto vengono riflessi sull’asfalto bagnato. Luci rosse e bianche danzano per terra. Le pozzanghere sono specchi mai fermi che riflettono il rosso del suo cappotto. Clara cammina lentamente.  Cammina lentamente e … Continua a leggere

Ossimori e Sfumature

Ossimori e Sfumature Racconto di Giulia Anna disegna cieli senza nuvole su un foglio, quando fuori piove, sperando che spunti il sole. Flebile illusione da bambina, le hanno detto, ma lei in quel sole ci ha sperato davvero, per qualche ora, qualche giorno, forse e continua a provarci da tutta la vita. Disegna anche prati coperti … Continua a leggere

Siamo un biglietto solo andata

Siamo un biglietto solo andata Testo di Marta Viazzoli E’ estate, fa caldo, quel caldo che stanca. Bevo caffè addolcito di solitudine mentre tu fai le valigie fra suoni, biscotti e fogli che ho riempito di parole. Poi arrivi o te ne vai, che fa lo stesso, e di nuovo i tuoi occhi grandi mi … Continua a leggere

La Divina Commedia a Roma – Canto XI

La Divina Commedia a Roma – Canto XI Racconto di Mattia Maglione (Corrispondente al canto n.34 della Divina Commedia) “E’ annata cosi’, questo è come ho incontrato Ulisse.. Alla fine m’è dispiaciuto na cifra sentillo così giu” Disse Dante andandosi a sedere su una vecchia sedia di legno. Tutti i suoi amici sembravano quasi sorpresi … Continua a leggere

Visione

Visione Racconto di Andrea Gigante Ho visto un indiano con una piuma rossa, non credeva in nulla se non nelle sue ossa, né un Dio né uno straniero avrebbero potuto dirgli come cavalcare il suo mondo. Ma questo lo immaginai dai suoi occhi così persi, così belli. Avrei voluto parlarci. Non feci in tempo, subito … Continua a leggere

Conrad e Adeline

Conrad e Adeline Racconto di Marta Viazzoli E’ il tre novembre 1942. Adeline e Conrad sono stretti e si respirano. E non la vorrebbe lasciare mai. E non lo vorrebbe lasciare mai. Sono stretti e si respirano per non lasciarsi andare. Le banchine delle stazioni hanno visto tanti abbracci, tanti baci, tanti adii. Ma nessuno … Continua a leggere

La Divina Commedia a Roma – Canto X

La Divina Commedia a Roma – Canto X Racconto di Mattia Maglione   (Corrisponde al canto n.26 della Divina Commedia)  Adesso dormivano tutti, ma proprio tutti. Dante e i suoi amici dopo aver banchettato per quasi sei ore di fila si erano tutti assopiti. Alcuni come Aldo e Mimmo russavano pesantemente, altri come Simone e … Continua a leggere

La memoria di Maria

La memoria di Maria Racconto di Marta Viazzoli Ho ottantatre anni e ne ho sentite di storie. Mi chiamo Maria. Devo fare il sorbetto al limone che oggi viene Teresa. Non ho i limoni… E come le faccio il sorbetto al limone senza il limone? Com’è che mi chiamo? Ah già Maria. Scusate è che … Continua a leggere

Piccola storia d’amore alla fermata del bus

  Piccola storia d’amore alla fermata del bus. Racconto di Giulia Ci sono quelle volte che alla fermata dell’autobus ci puoi stare una vita intera, tanto lui non passa. Allora sei lì, aspetti e ogni tanto guardi il tabellone. “60 5 fermate 10 minuti”. Si, vabbè, anche venti minuti fa erano cinque fermate e dieci … Continua a leggere

Temo – tempo – tempie

Temo – tempo – tempie Racconto di Andreea Nedelcu Si tolse l’orecchino ancor prima di respirare il profumo che inaugurava il suo ritorno a casa. Lo fece con una naturalezza tale da farlo sembrare un evento casuale, come se quella fosse stata la prima o l’ultima volta. Era eccessivamente ingenua e spontanea nei gesti come … Continua a leggere

Storia di pochi istanti e di un semaforo rosso

Storia di pochi istanti e di un semaforo rosso Testo di Marta Viazzoli Questa è la storia di pochi istanti e di un semaforo rosso. E’ notte, è inverno, è deserto solo per loro. Fa freddo, fa buio , sognare viene spontaneo. Ha appena piovuto, è un poco bagnato, ha appena piovuto, sono un poco … Continua a leggere

Quattro stracci

Quattro stracci Racconto di Giulia. Il fumo impregnava il piccolo appartamento all’ultimo piano di quella casa gialla; a guardarlo dalla finestra sembrava che la nebbia, che aveva risparmiato quella notte, si fosse raggruppata tutta lì a far compagnia all’animo plumbeo che abitava quel corpo svuotato da ogni emozione. La luce debole di quell’alba di metà … Continua a leggere

Io mi sento ecco. Punto e a capo.

Io mi sento ecco. Punto e a capo. Testo di Marta Viazzoli ECCO: “Ha comportamento sintattico affine a quello di un verbo, aggrega a sé i pronomi enclitici, è slegato da rapporti sintattici e collocabile in vario modo nella frase. Non esiste sinonimo né contrario di ecco.” Io mi sento ecco. Punto e a capo. … Continua a leggere

A volte le nuvole spazzano via tutto quello che hai scritto

A volte le nuvole spazzano via tutto quello che hai scritto Racconto di Claudio Bello Per zia Silvana St. Marigold è una piccola roccaforte medievale che sorge a una cinquantina di chilometri dalla città. Per arrivarci c’è una sola stradina sterrata, che costeggia la montagna percorrendola in senso circolare. Tutti i deboli di stomaco la … Continua a leggere

Dialogo tra me e un albero sotto la luna in una notte serena dopo un giorno di pioggia

Dialogo tra me e un albero sotto la luna in una notte serena dopo un giorno di pioggia Racconto di Claudio Bello Voltai lo sguardo a sinistra e vidi che una stella brillava in modo così debole rispetto alle altre… sembrava quasi un puntino giallo in quel mare immenso di oscurità. Non che ciò fosse … Continua a leggere

Per te

Per te Racconto di Claudio Bello Camminavo avanti e indietro per la stanzetta dell’albergo mentre tu eri in bagno a prepararti. Quando uscisti mi squadrasti con un sorriso imbarazzato. ‘’Come sto?’’ ‘’Sei bella.’’ La cittadella non aveva molto da offrirci, a parte la splendida vista sul mare e le locande che si schieravano come soldati … Continua a leggere

Il favore

Il favore Racconto di Claudio Bello Una volta un mio amico mi chiese di ucciderlo. Io gli risposi di no. Ma lui continuava ad insistere. Mi aspettava ogni pomeriggio sotto casa. Puntualmente, alle 4, me lo ritrovavo lí, che mi squadrava con le braccia conserte e quel suo sguardo torvo. Aveva capelli lunghi e lisci. … Continua a leggere

Postcard from 1952

Postcard from 1952 Racconto di Arianna Desideri (http://www.youtube.com/watch?v=iFwOmxP56-g) È una di quelle giornate in cui potrei solo dormire. La luce traspare da una coltre densa di nubi che abbraccia il cielo come una coperta di lana d’inverno. Mi ritrovo sempre a casa, in giorni come questi, non trovo la forza di migrare altrove. Tutto sembra … Continua a leggere

Blurred lines – Quel giorno qualsiasi

Blurred lines – Quel giorno qualsiasi Racconto di Andreea Nedelcu Vene scoperte, in un giorno qualsiasi, prepotenza e arroganza nella tua espressione. Una similitudine mai più assaporata da quando, quel giorno qualsiasi, te ne andasti. Dimezzo fiato e parole, da quel giorno qualsiasi. Negli occhi di ogni mendicante ritrovo il senso di abbandono che provai … Continua a leggere

Conversazione immaginaria.

Conversazione immaginaria. Racconto di Juls Chi l’avrebbe mai detto, Pandora, che anche il mio vaso si sarebbe riempito fino all’orlo proprio nel momento del bisogno. Soffoco. Le lacrime scendono, le tiro indietro, le converto in un respiro che sembra più un rantolo. Devo ingoiarlo quel groppo in gola, ma sembra incastrato. Pazienza, rantolerò. L’importante è … Continua a leggere

Blurred lines – Che giorno è?

Blurred lines – Che giorno è? Racconto di Andreea Nedelcu Nottate gelide riaffiorano. Mi stringo nel giubbotto come se cercassi di abbracciarmi o di abbracciare un pensiero sfuggente o una persona mai esistita. Le braccia sembrano non appartenermi, hanno una temperatura diversa dal resto del corpo. Che tempo fa? Che giorno è? Mi sento sospesa … Continua a leggere

Blurred lines – Era tutto scollegato, ricordo

Blurred lines – Era tutto scollegato, ricordo. Racconto di Andreea Nedelcu Un ritardo cronico. Un ritardo che ricordo, che vivo, da sempre. La mia sfida con il tempo, le tue preoccupazioni, i miei irruenti sogni. Il presente è sempre stato macchiato dal passato,  finché quel passato ha preso il tuo posto e persino il tuo … Continua a leggere

Cielo-mare

Cielo-mare Racconto di Claudio Bello Cielo nacque in una notte di pace. Una di quelle che di rado scivolano nella nostra turbolenta esistenza. Nella cui tranquillità alcuni paiono scorgere il senso della vita, soltanto ammirando la natura che dorme. Nel silenzio di quella notte, un pianto fanciullesco proruppe. Ma non spezzò quell’armonia che si era … Continua a leggere

Respirando la notte, vegliando l’alba

Respirando la notte, vegliando l’alba Racconto di Marta Viazzoli Stefania sta spingendo un carrello ancora vuoto fra i reparti del supermercato. Stefania odia i supermercati, odia vedere tante cose inutili tutte insieme e odia le lampade al neon che sprigionano una luce fredda e innaturale. Ama invece sbirciare nei carrelli della gente e immaginare la … Continua a leggere

La moglie di H.

La moglie di H. Racconto di Claudio Bello H. osservava  il ragazzo, abbassando talvolta lo sguardo. Era nervoso. Il silenzio era assordante, quasi fastidioso. Soltanto il convulso agitarsi della gamba destra di H. a tratti lo spezzava, portando come un vento fresco con sé, per poi interrompersi, con l’estenuante calura di quel silenzio così arido. … Continua a leggere

Quando ammazzai una formica

Quando ammazzai una formica Racconto di Claudio Bello Avevo la fissazione, nelle notti insonni, di andare in bagno. Giusto per compiere una qualche azione e dimostrare al cervello, svolazzante nel limbo tra realtà e mondo onirico, che il corpo viveva, sebbene perso in quell’entità astratta che qualcuno usava chiamare dormiveglia. Io non la chiamavo in … Continua a leggere

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